È entrato in vigore il 31 dicembre 2019 il decreto legge 162 del 30 dicembre 2019 “Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica”.

Oltre alle consuete proroghe di fine anno, sono presenti ulteriori disposizioni alcune delle quali erano state espunte dalla legge di bilancio 2020.

Firenze Legale ha riassunto le norme più rilevanti per le Aziende e le Amministrazioni Pubbliche.

  • Prescrizione dei contributi per i dipendenti pubblici: sono prorogati al 31 dicembre 2022, per i lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche, i termini di prescrizione delle contribuzioni di previdenza e di assistenza sociale obbligatoria relativi ai periodi di competenza fino al 31 dicembre 2015;
  • Proroga al 31 dicembre 2021 della scadenza per le amministrazioni pubbliche per assumere a tempo indeterminato il personale non dirigenziale che possegga i requisiti previsti dall’art. 20 comma 1 del cosiddetto decreto Madia, Decreto Legislativo 75/17, ossia: a) risultare in servizio successivamente alla data di entrata in vigore della legge n. 124 del 2015 (28 agosto 2015) con contratti a tempo determinato presso l’amministrazione che procede all’assunzione; b)essere stato reclutato a tempo determinato, in relazione alle medesime attività svolte, con procedure concorsuali anche espletate presso amministrazioni pubbliche diverse da quella che procede all’assunzione; c) aver maturato, al 31 dicembre 2017, alle dipendenze dell’amministrazione che procede all’assunzione, almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni a tempo determinato;
  • Proroga al 31 dicembre 2020 il termine per i pagamenti da parte degli enti locali degli interventi di messa in sicurezza, manutenzione e ristrutturazione di edifici scolastici, previsti dal Decreto del “Fare” (Decreto Legge 69/13);
  • Bonus verde: viene prorogato per tutto il 2020 il bonus verde (o green bonus) del 36 per cento. Gli interventi ammessi all’incentivo sono diverso tipo, quali: sistemazione a verde di aree scoperte di edifici esistenti, di unità immobiliari, pertinenze o recinzioni; impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi; realizzazione di coperture a verde e giardini pensili.
  • Viene prorogato il termine per l’adeguamento antincendio delle strutture ricettive turistico-alberghiere localizzate nei territori colpiti dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal 2 ottobre 2018. Si tratta dei territori delle Regioni Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Sicilia, Veneto e delle Province Autonome di Trento e Bolzano in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza con delibera del Consiglio dei ministri 8 novembre 2018, nonché i territori del Centro Italia colpiti dai sismi del 24 agosto 2016 e del 21 agosto 2017. Per tutte le strutture turistico-alberghiere con oltre 25 posti letto, in possesso dei requisiti per l’ammissione al piano straordinario di adeguamento antincendio e situate nei territori menzionati, il termine per il completamento dell’adeguamento alle disposizioni di prevenzione incendi è prorogato al 30 giugno 2022, previa presentazione entro il 31 dicembre 2020 della Scia parziale al Comando provinciale dei vigili del fuoco competente per territorio;
  • Per assicurare servizi di trasporto aggiuntivi nella città di Genova, resisi necessari in seguito al crollo del Ponte Morandi, vengono raddoppiate le risorse straordinarie attribuite a tale scopo alla Regione Liguria. Viene stabilito che lo stato di emergenza consecutivo al crollo del 14 agosto 2018 possa essere prorogato fino ad una durata complessiva di tre anni.
  • Tariffe Autostrade: proroga al 31 luglio 2020 dell’adeguamento delle tariffe autostradali.
  • L’obbligo di pagare i tributi dovuti alla PA esclusivamente tramite la piattaforma PAGOPA slitta al 1 luglio 2020;
  • Le norme sulla Class Action entreranno in vigore con una proroga di sei mesi, quindi a ottobre 2020.

La nuova disciplina prevede lo spostamento della class action dal Codice del consumo a quello Civile, cosa che estende la portata applicativa dell’istituto.

Infatti, la nuova class action è rivolta a tutti coloro che avanzano delle pretese risarcitorie, e non solamente ai consumatori e agli utenti. Sono legittimate anche le organizzazioni e le associazioni iscritte nell’apposito elenco pubblico istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico. I destinatari della nuova Class Action saranno dunque le imprese, gli enti, i gestori di servizi pubblici/di pubblica utilità che compiono atti e comportamenti illeciti nello svolgimento delle loro attività.

La norma attribuisce al Tribunale delle imprese la competenza a decidere in materia di class action.

Le fasi procedimentali della novella class action saranno tre:

  • la decisione riguardo l’ammissibilità dell’azione;
  • la decisione nel merito;
  • la liquidazione delle somme.

Per aderire alla class action, il giudice stabilisce un termine perentorio che non potrà essere inferiore a 40 giorni e superiore a 150 giorni. La domanda va presentata mediante inserimento nel fascicolo informatico, disponibile sul sito del Ministero della Giustizia.

È stata inoltre introdotta un’azione inibitoria collettiva nei confronti di imprese, enti e gestori di servizi pubblici.

Inizialmente prevista per aprile 2020, non sono ancora state effettuate le modifiche necessarie per l’entrata in vigore.